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Quatuor Modigliani – Alessandro Carbonare

Ispirato all’arte di Amedeo Modigliani, il Quartetto fondato quindici anni fa al Conservatorio di Parigi celebra oggi con una originale biografia a fumetti (pubblicata sul suo sito web) i suoi 1.000 concerti, le 10 incisioni e le apparizioni in 30 paesi diversi, nei quali i Quattro hanno raccolto circa 300.000 ascoltatori. Quattro amici alla conquista di festival prestigiosi come i leggendari Rencontres Musicales d’Evian, dei quali hanno assunto nel 2014 la direzione artistica che un tempo era stata di Mstislav Rostropovič. Una compagine intitolata a uno dei più importanti artisti italiani non poteva che suonare quattro magnifici strumenti nati nel nostro Paese, dal Guadagnini del 1773 imbracciato dal primo violino al violoncello Goffriller “ex Warburg” del 1706 suonato da François Kieffer. E non poteva che dedicare il suo esordio bolognese a un caposaldo come la scuola austro-tedesca di Johannes Brahms, che – con la stessa cautela usata per le sinfonie – si accosterà all’essenza della scrittura quartettistica solo una volta raggiunta la ‘maturità’ dei quarant’anni. A concludere il programma del Quatuor Modigliani sarà una delle estreme opere cameristiche di Brahms, il lirico e crepuscolare Quintetto per clarinetto ispiratogli dalla bravura di un solista: Richard Mühlfeld. A raccoglierne il testimone, un orgoglio tutto italiano come Alessandro Carbonare, già invitato da Abbado come solista nella Lucerne Festival Orchester e nella Mozart, con la quale ha inciso per Deutsche Grammophon, ma anche straordinario camerista, immortalato fra “I Notevoli” nella serie di SKY Classica.

 

Titolo: Quintetto in si minore op. 115
Compositore: Johannes Brahms

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