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Alexander Romanovsky

Si apre con un’integrale preziosa la XXXIII edizione dei Concerti: i ventiquattro Studi di Chopin, fra le pagine più amate della storia del pianoforte, dalle mani di uno dei più interessanti interpreti di oggi. 
Alexander Romanovsky è stato un enfant prodige. Ha lasciato l’Ucraina insieme alla sua famiglia che era ancora un bambino, per venire a studiare all’Accademia pianistica di Imola con Leonid Margarius, che considera ancora oggi come la figura più influente della sua vita musicale. Ha vinto un premio quasi inarrivabile come il “Busoni” ad appena diciassette anni, nel 2001, e la stagione seguente ha debuttato per Musica Insieme. Da allora è nata un’amicizia, che ci ha fatto seguire tutte le fasi della sua carriera e condividere i suoi successi (che sono stati tanti) con l’orgoglio di una famiglia. E da allora è nato anche un artista che ha saputo crescere coltivando tecnica e personalità, mai derogando dal livello trascendentale di preparazione oggi richiesto agli interpreti,ma insieme approfondendo e maturando le proprie conoscenze e idee musicali. Insomma: Romanovsky è oggi un pianista di grande carisma, invitato da direttori come Spivakov, Gergiev, Pappano, Noseda e capace di imporsi nella scelta del repertorio e dedicarsi alla cura dei giovani talenti che – come lui meno di vent’anni fa – si affacciano oggi all’agone concertistico. Romanovsky infatti è anche Direttore artistico del Concorso internazionale per giovani pianisti intitolato a Vladimir Krainev, il grande didatta e interprete russo che fino all’anno della morte (avvenuta nel 2011) non ha mai smesso di esibirsi in concerto insieme ai propri allievi del Conservatorio di Mosca.
Per questo Musica Insieme, che con oltre ottanta abbonati e amici ha assistito con emozione proprio alla finale dell’edizione 2019 del concorso, ha voluto invitare Alexander Romanovsky ad inaugurare la nuova Stagione dei Concerti, con cui debutterà a sua volta a Bologna il suo nuovo progetto musicale, l’integrale degli Studi di Fryderyk Chopin op. 10 (accostati ai Notturni op. 9) e op. 25 (preceduti dalle Mazurke op. 24), a mostrare quasi un’istantanea dell’autore nel momento in cui componeva questi capolavori della letteratura pianistica.

Titolo: Dodici Studi op. 25
Compositore: Fryderyk Chopin

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